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Nardella vuole infrastrutture, ma senza una pianificazione non si risolvono i problemi

  Le recenti dichiarazioni del sindaco Dario Nardella che ritiene essenziale la realizzazione di infrastrutture indicano come si sia indirizzati a compiere un grave errore politico, economico ed ambientale. Soprattutto sono il segno di un mondo politico e imprenditoriale che non ha capito le profonde ferite e i cambiamenti che questa crisi sta lasciando. Puntare quasi esclusivamente su infrastrutture, come queste tranvie, ma anche TAV e aeroporto, è segno di cecità. Intanto l’improvvisazione di questi provvedimenti sta venendo a galla. Mentre si invocano rotaie ovunque, anche là dove già esistono binari poco utilizzati come a Campi e Sesto, i primi lavori della tranvia dalla Fortezza a San Marco dimostrano come tutta l’attenzione della giunta comunale sia stata e sia troppo concentrata nello spianare la strada ai costruttori: era facile prevedere gravi problemi al traffico cittadino riducendo le carreggiate dello snodo fondamentale del traffico fiorentino che è viale Lavag

Firenze: necessaria moratoria di tutti i progetti di grandi infrastrutture e ripensamento della mobilità

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Le conclusioni del webinar sulla mobilità del Gruppo Mobilità Sostenibile: necessaria moratoria di tutti i progetti di grandi infrastrutture e ripensamento della mobilità La situazione di pandemia/sidemia che stiamo vivendo, assieme all'obsolescenza dei progetti esistenti, impone una moratoria su tutti i progetti infrastrutturali in Italia e anche in Toscana; questa è la conclusione della giornata di un incontro organizzato sabato 28 novembre 2020 dal Gruppo di lavoro “Mobilità Sostenibile Nell’Area Metropolitana Fiorentina” assieme al LaPEI dell’Università di Firenze. Il webinar ha esaminato la situazione esistente; Alberto Ziparo, urbanista del LaPEI, ha analizzato la situazione della governance delle infrastrutture metropolitane dove forti interessi hanno portato a gravissime distorsioni e fenomeni